Non sono una grande amante del freddo, tuttavia amo la natura, il Nord Europa e ho da sempre avuto un sogno nel cassetto: vedere l’aurora boreale!
Così, nel corso degli anni, è iniziato il mio studio sulla destinazione che potesse accontentarmi. La scelta è ricaduta sulla Norvegia, nello specifico a Tromsø, a 350 chilometri a nord del circolo polare.
Il freddo qui non è così intenso come si può pensare in quanto, la corrente del Golfo, mitiga il clima della costa. Durante il periodo invernale le temperature, mediamente, non scendono mai al di sotto dei -5/-6 gradi. Diversa è la situazione in Finlandia, per esempio, dove si possono toccare anche i -30!
Decisa a realizzare questo mio grande desiderio, ho portato con me la mia socia e i nostri clienti e siamo partiti tutti insieme per questa fantastica avventura dal 09 al 13 gennaio 2022.
A tu per tu con l’aurora boreale: tutto quello che c’è da sapere!
Siamo tutti un po’ affascinati e ammaliati da questo fenomeno naturale che vediamo nei documentari o in tante fotografie e video.
Si tratta di un evento legato all’attività solare e al rilascio di particelle che entrano nella nostra atmosfera e, a contatto con i gas presenti, danno luogo a questi giochi di luce particolari.
L’aurora boreale si vede solo ai poli (esattamente tra i 60° e i 70° di latitudine nord e sud) in quanto il vento solare interferisce con il campo magnetico terrestre e, essendo minore in queste regioni, riesce a generare questo fenomeno.
Ci sono tanti aspetti in gioco quindi dietro a queste scie luminose in cielo.
Va detto che, la condizione fondamentale per poterle vedere, è che il cielo sia sereno e non ci siano perturbazioni in atto (oltre al fatto che deve essere buio).
Non c’è un punto fisso in cui l’aurora boreale appare. Ecco perché si dice “andare a caccia di aurore”.
Noi siamo usciti verso le 19:00 e con il nostro autista di pullman e i tour leader abbiamo iniziato la nostra avventura. Ovviamente si tende ad andare in luoghi spersi nella natura, lontano dalle luci della città. Il nostro punto di osservazione è stata una grande vallata sull’isola di Kvaloya.
È fondamentale avere con sé un fotografo professionista e delle persone esperte, in quanto loro hanno accesso a siti e app speciali che monitorano costantemente l’attività dell’aurora stessa.
Questo gli consente di cambiare meta anche in corso d’opera nel caso in cui questa dovesse sparire ed apparire da altre parti.
Ma, si riesce ad immortalare questo fenomeno con i semplici cellulari e, soprattutto, si vede ad occhio nudo come nelle fotografie che siamo abituati a vedere?
Dipende. Noi abbiamo avuto la fortuna di vedere l’aurora boreale due sere di fila. La prima proprio sopra al porto di Tromsø, di fronte al nostro hotel. Non avevamo in quella occasione un fotografo con noi. L’unico cellulare che è riuscito a scattare delle fotografie decenti è stato un i-phone 12. Se non si ha l’attrezzatura giusta l’aurora boreale non si riesce ad immortalare.
È chiaro quindi che, prima di prendere parte ad un’uscita in notturna per andare a caccia di aurore, è caldamente consigliabile informarsi se è prevista la presenza di un fotografo professionista. Non tutte le escursioni infatti sono uguali. In alcune il fotografo è compreso, insieme ad 1 foto ricordo (e ogni foto aggiuntiva in più ha un costo di circa 40 euro). In altre non è previsto.
Altro aspetto da considerare è che il nostro occhio nudo tendenzialmente non percepisce l’aurora con il suo colore reale (il verde per esempio). Quello che si riesce a scorgere è il cielo blu scuro con delle scie tra il bianco e il grigio. Quindi attenzione alle aspettative che si hanno!
Si prova un’emozione unica e indescrivibile ad assistere a questo fenomeno. Noi eravamo super emozionati, carichi e frizzanti. Se si ha più fortuna e ci sono delle condizioni atmosferiche e metereologiche migliori, si può vedere l’aurora nel suo completo splendore anche ad occhio nudo.
I suoi colori più frequenti sono il verde, il rosa/viola/rosso, il bianco e il blu (in ordine decrescente di probabilità). Inoltre, l’aurora può essere più statica o in movimento (comunemente chiamata “aurora danzante”).
Ti ricordo che l’aurora boreale è un fenomeno naturale e per questo motivo non potrai mai avere la certezza di vederla. Un pizzico di fortuna non guasta mai!
Quindi naso all’insù, dita incrociate e buona aurora!!!
Luoghi incantati ed esperienze da sogno da vivere nei dintorni di Tromsø
La regione di Tromsø e i suoi dintorni consente di svolgere svariate attività ed escursioni.
Direttamente dal porto della città, partono delle crociere nei fiordi circostanti per l’avvistamento di balene ed orche.
C’è inoltre la possibilità di effettuare delle uscite serali per vivere l’esperienza dell’aurora boreale dal mare.
Se ci si sposta nella vicina isola di Kvaloya (collegata tramite ponte e quindi raggiungibile via terra), si può fare l’escursione Ice Domes che consente di ammirare la bellezza di un hotel fatto di neve e ghiaccio. C’è inoltre la possibilità di visitare un villaggio Sami per entrare a stretto contatto con la popolazione locale e con le sue renne.
Noi in quest’isola abbiamo fatto il giro sleddog, cioè la slitta con i cani husky.
È stata una mattinata davvero incredibile. Essere trasportati da questi meravigliosi esemplari tra la natura incontaminata, è stato spettacolare. Abbiamo avuto la fortuna di trovare una giornata splendida. Il cielo ad un certo punto si è colorato di rosa e il mare sottostante ne ha preso le stesse tonalità. Noi viaggiavamo sulla neve ammirando dall’alto giochi di luce e paesaggi incantati. Senza ombra di dubbio è stata una delle esperienze più belle della mia vita.
Per chi lo desidera, si può prenotare l’escursione avendo la possibilità di guidare la slitta. Io ho preferito vivere questa esperienza da semplice “passeggera” per non perdermi nessun attimo e per poter scattare foto e girare video tranquillamente. A seguire abbiamo pranzato in una capanna con un caminetto all’interno.
Solo in questa occasione ci è stato fornito anche un tutone termico da indossare sopra ai nostri indumenti (qui siamo arrivati a -12 gradi circa).
Giri in motoslitta e ciaspolate si possono fare quasi ovunque.
Un aspetto da tenere in considerazione, se si viaggia durante il periodo invernale, è che ci sono poche ore di luce (e in queste poche ore non c’è il sole. Avrai la sensazione dell’orario del crepuscolo per capirci). Le escursioni diurne o attività, andrebbero organizzate indicativamente tra le 10 e le 14.
Altra isola situata nei dintorni di Tromsø è Sommaroy. Anche chiamata “i Caraibi norvegesi” e più comunemente visitata nel periodo estivo, deve la sua fama al colore cristallino e trasparente delle sue acque ed è scelta dai norvegesi stessi per le loro vacanze.
Gli abitanti di Sommaroy hanno sottoscritto una petizione per fare diventare la loro isola una “time-free zone”. Durante il periodo estivo il sole qui non tramonta per circa 70 giorni di fila e nessuno desidera sapere che ora è. Si possono trovare bambini che giocano in giardino a calcio alle 2 di notte, per esempio, o persone che fanno giardinaggio.
Non ha senso per gli isolani sapere a che ora alzarsi, mangiare o altro. Si regolano da soli in base al loro corpo. Se il governo norvegese dovesse accogliere questa loro richiesta, questo potrebbe diventare il luogo ideale per chi è alla ricerca di un posto esente da stress!
Nonostante i paesaggi di Sommaroy diano il loro meglio d’estate, io ne sono rimasta letteralmente conquistata anche d’inverno. La pace e la tranquillità che si respirano qui sono uno dei ricordi più belli che ho portato a casa da questo viaggio.
Luoghi incantati ed esperienze da sogno da vivere nei dintorni di Tromsø
è divisa in due parti. La parte residenziale situata nella terraferma e quella del centro situata sull’isola omonima. Le due aree sono collegate tra loro tramite un ponte che passa proprio sopra al fiordo.
Il centro è molto carino e idilliaco. Durante il periodo natalizio diventa ancora più magico. Le case sono tutte di legno, chiare e curatissime. Una passeggiata per le vie di Tromsø non può mancare, con i suoi negozietti tipici, di souvenir e la cattedrale.
E’ molto bello costeggiare a piedi anche la zona del porto dalla quale si ha una panoramica su tutta la città, con la Cattedrale Artica che fa da sfondo (simbolo della città).
Consiglio assolutamente di salire sulla funicolare Fjellheisen per avere una vista mozzafiato dall’alto.
Se si ha tempo vale la pena fare una tappa anche al Museo Polare (Polarmuseet) che si trova all’interno di un magazzino dell’800 e dove è stata ricostruita in modo dettagliato la vita nell’artico. Carino anche il Polaria, un piccolo acquario.
Immancabile un drink al Magic Ice Bar, un locale costruito completamente di ghiaccio.
Cosa mettere in valigia
Il segreto per affrontare al meglio un viaggio al nord nel periodo invernale, è senz’altro quello di essere ben attrezzati! Non c’è cosa peggiore del prendere freddo!
Innanzitutto, bisogna concentrarsi sulle estremità del corpo: testa, mani e piedi. Quando questi sono al caldo, si è già a buon punto.
Quindi: berretto di lana pesante ed eventuale sotto berretto di pile, guanti pesanti tipo moffole e sotto guanto tecnico, calzettoni termici (anche doppi). Io ho acquistato degli scaldamani che possono essere inseriti nelle scarpe o nelle tasche in caso di freddo più intenso (magari per le uscite serali o per delle escursioni particolari).
Per quanto riguarda il corpo il consiglio è quello di fare un primo strato con intimo termico (maglia e calzamaglia/leggins termici). Nella parte alta va bene un pile o un maglione. Si termina poi con pantaloni e giacca resistenti ad acqua e vento (io ho acquistato una semplice tuta da sci).
Anche gli scarponcini devono essere idrorepellenti e caldi.
Una cosa fondamentale che non può proprio mancare in valigia sono dei ramponcini da poter infilare sopra le scarpe. Non abbiamo fatto trekking o escursioni particolari. I ramponcini servono anche semplicemente per camminare in centro città. Al nord non hanno l’usanza di spalare la neve, ma di batterla. Si rischia pertanto che si formino delle lastre di ghiaccio e diventa pericoloso passeggiare sui marciapiedi o nei pressi dei luoghi di interesse.
Non dimenticarti una piletta. Potrebbe servirti per le uscite serali nella natura.
Cosa si mangia in Norvegia? Solo salmone? Assolutamente no…
Ahimè non mangio pesce. Quando esprimevo ad amici e parenti il mio desiderio di andare in Nord Europa la frase di rito era sempre “Farai la fame, lì mangiano solo salmone”!
Sono partita quindi un po’ prevenuta a riguardo, segnalando comunque al tour operator le mie preferenze alimentari. Ad oggi posso affermare che ci sono un sacco di preconcetti legati alla gastronomia norvegese.
Sicuramente il pesce è uno dei piatti principali della cucina dei paesi nordici. D’altronde la pesca è una delle principali fonti di sostentamento per la popolazione locale. Ma non si mangia affatto solo questo.
La carne di renna è molto utilizzata sia per le zuppe che per secondi piatti di carne (“reindeer stew”, stufato di renna accompagnato da verdure miste o purè di patate).
Io ho mangiato molti piatti vegetariani come, per esempio, un panino con burger vegetale, cous cous con verdure, zuppe di tutti i tipi e poi ho trovato senza problemi insalate di pollo o pollo fritto.
Anche i dolci erano deliziosi, alcuni al cucchiaio tipo mousse o budino. Altri più simili alle nostre crostate fatte in casa.
Una cosa che non ci aspettavamo e che ci ha sorpresi parecchio, è stato l’utilizzo delle spezie piccanti. Sughi, condimenti e salsine varie accompagnano le varie pietanze e infuocano i palati.
La colazione negli hotel è molto variegata. Si può sicuramente provare la colazione locale con crostini e salmone, ma allo stesso tempo si trovano biscotti, brioches, frutta, yogurth, uova e affettati. Insomma, colazione internazionale e più tipica allo stesso tempo.
Se organizzi un viaggio a Tromsø e ti piace il pesce non farti mancare una cena al Fiskekompaniet, ristorante situato proprio sul porto della città che serve solo pesce freschissimo (se sei fortunato anche il granchio reale).
Ci sono poi diversi pub dove mangiare piatti tipici e gustare la birra locale (preparati perché al nord è tutto piuttosto caro. Il costo di una birra si aggira intorno ai 15 euro).
In Norvegia si sta bene, ragion per cui è tra i paesi più ricchi d’Europa.
La sensazione di pace che ho provato durante il nostro viaggio è stata veramente meravigliosa. La testa si è come svuotata dai pensieri e dallo stress della vita quotidiana.
Stare all’aperto e godere appieno di ciò che la natura ha da offrire è davvero un aspetto importante e dovremmo sicuramente imparare dalle popolazioni nordiche. A loro non interessa se piove o nevica; non rinunciano a fare jogging o ad altre attività solo per questo. Come dice un proverbio norvegese “non esiste il cattivo tempo, ma solo l’equipaggiamento sbagliato!”. E anche per questo motivo vivono in maniera molto più serena e felice di noi.
Per loro il lavoro non viene al primo posto. Il lavoro è solo un completamento di tutto il resto: tempo libero, sport, passioni e affetti.
Noi siamo invece fagocitati dal produrre, correre e lavorare e ci perdiamo davvero l’essenza della vita.
Ho trovato davvero interessante e stimolante venire a conoscenza delle abitudini dei norvegesi e spero di riuscire ad applicare alla mia vita anche solo una piccola parte di ciò che ho imparato.
Se è vero che esiste il “mal d’Africa” esiste pure “il mal del Nord” di cui io ne sono stata fortemente colpita e non vedo l’ora di rimettere piede lassù.
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