Perché viaggiare in gruppo? Motivazioni ed ispirazioni!

Il Blog di Sara e Tania

Le ragioni principali che spingono un viaggiatore a prendere parte ad un tour di gruppo

Durante l’ultimo viaggio di gruppo che ho accompagnato a New York lo scorso dicembre, mi sono trovata a pensare più volte a quali fossero le ragioni che avevano spinto i nostri clienti a partecipare. Il gruppo era infatti molto eterogeneo: età, stile ed esperienze di vita diverse. Nonostante questo, c’è stato molto affiatamento. Il motivo? Ciò che li accomunava era la ragione principale per cui si trovavano tutti lì, in quel preciso momento: scoprire la città di New York e vivere al meglio questa bellissima avventura!

È da qualche anno che accompagno i nostri clienti in tour esplorativi. Tuttavia, questa era la prima volta che andavo così distante, da sola e con un gruppo di quasi una ventina di persone. Il viaggio è stato un vero successo e questo ha ripagato di ogni sforzo. Ma perché una persona dovrebbe viaggiare con noi o partecipare ad un’esperienza di questo tipo?

Ci sono ovviamente delle motivazioni basilari e quasi scontate che conoscevo già, del tipo:

  • Alcune destinazioni sono più difficili e quasi impossibili da visitare da soli per ragioni logistiche, ma anche per questioni politiche e culturali
  • Barriera linguistica: se una persona non conosce per niente o non conosce bene la lingua parlata nella destinazione, si sente di sicuro più tranquilla e a suo agio in un viaggio accompagnato
  • Chi viaggia da solo o non si sa orientare, ha la necessità di stare in gruppo più di altri
  • L’età. Di sicuro i ragazzi giovani sono dotati maggiormente di uno spirito avventuriero e di adattamento. Sono quindi più disposti a rischiare che qualcosa possa andare storto

Questi erano i motivi che personalmente mi venivano in mente. Ho realizzato, grazie ai partecipanti del viaggio a New York, che queste sono solo alcune delle ragioni che spingono un turista a prendere parte ad un tour di questo genere. E sono delle motivazioni che non avevo mai considerato in tutti questi anni.

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Viaggi di Gruppo: Sicurezza vs Avventura/ignoto

C’è per esempio una questione importantissima da considerare. Ci sono persone che quando viaggiano non vogliono perdere nulla delle principali attrazioni da visitare ma, oltre a questo, vogliono scoprire anche qualche curiosità, aneddoto e vivere delle esperienze che organizzando loro stesse il pacchetto, non sarebbero riuscite ad inserire. O per motivi tecnici, ma anche semplicemente perché non ne erano a conoscenza.

Viaggiare con un accompagnatore e con una guida locale, di sicuro aiuta a gestire le tappe nel miglior modo possibile e ad ottimizzare i tempi. Queste figure professionali, come dice il termine stesso, organizzano itinerari per lavoro. Conoscono la destinazione, la vivono o l’hanno vissuta in precedenza e quindi, con chi meglio organizzare un giro di scoperta se non con loro? Ogni singolo punto di un viaggio accompagnato, viene infatti attentamente studiato e selezionato da esperti e professionisti.

C’è gente che viaggia con noi non perché non sa l’inglese o perché è da solo; ma perché desidera non avere pensieri e non vuole perdere tempo. È tanto bello perdersi per le strade di una città o di un luogo e andare più all’avventura. Ma, se si visita un luogo ricco di cose da scoprire e visitare e i giorni di viaggio sono limitati, avere un itinerario ben definito è la scelta da preferire. Sicurezza di smarcare tutte le tappe e di evitare gli imprevisti, la si ha maggiormente prendendo parte ad un tour di gruppo.

La prima volta può disorientare

Durante il mio viaggio a New York c’erano dei partecipanti giovani che non avrebbero di certo avuto problemi nel muoversi in autonomia. Sono venuti via con me perché era per loro la prima volta nella Grande Mela e mi hanno confidato che, proprio per questa ragione, si sentivano più tranquilli ad avermi al loro fianco.

Ho aggiunto quindi anche questa motivazione alla mia lista e l’ho trovata interessante e di spunto. Sicuramente queste persone un giorno torneranno a New York, come del resto tutti coloro che la visitano, ma lo faranno avendo avuto una precedente infarinatura generale e sapendo che si sentiranno più sicuri.

Viaggiare in gruppo per sentirsi coccolato e per essere stupito

Viviamo ormai in una vita frenetica dove siamo costretti a pensare in continuazione. Il livello di ansia e stress è davvero elevato. Mi piace l’idea di sapere che, accompagnando i miei clienti in viaggio, posso coccolarli e dare loro supporto ed aiuto anche con piccoli gesti.

Molto spesso, anche se il programma non prevede la cena, faccio per loro la prenotazione e resto con loro. Li aiuto nel prenotare servizi extra, li accompagno in negozi particolari per portare a casa dei souvenirs. Piccole attenzioni che li fanno sentire importanti e coccolati.

Ultimamente mi è venuta poi la passione di inserire delle sorprese nei nostri viaggi, che possono essere un’esperienza oppure una tappa non prevista dall’itinerario di base. Vedere le facce sorridenti e stupite dei nostri clienti è impagabile!

Si viaggia in gruppo per condividere emozioni ed esperienze con persone che hanno la tua stessa passione

Ritorno ora ad uno dei primi concetti scritti nell’introduzione. E questa, a mio avviso, è la ragione più interessante e significativa che mi spinge ogni giorno a creare dei nuovi itinerari e ad accompagnare i miei clienti in giro per il mondo.

Condividendo la stessa passione e lo stesso interesse per la destinazione, oltre che a quella più generica per i viaggi, si entra davvero tanto in sintonia con gli altri partecipanti e ci si trova magari a condividere più esperienze e divertimento con loro che non con amici o con persone che ci circondano nella vita quotidiana.

Senza contare che questo crea un clima sereno e gioioso durante il viaggio. Eventuali imprevisti che possono sorgere vengono affrontati con lo spirito giusto. Oltre al fatto che, di base, avere un atteggiamento positivo è sempre di gran lunga preferibile. È più facile avere un gruppo unito e compatto di persone se si condivide un interesse comune.

Nascono delle amicizie e si sviluppano nuove conoscenze e questo, vi garantisco, fa la differenza. Alcuni clienti si ritrovano in viaggi successivi. Altri magari si incrociano semplicemente al supermercato e ricordano con piacere le emozioni vissute insieme.

È diventata ormai usanza fare una cena di ritrovo post viaggio ed è bellissimo vedere come i viaggiatori siano diversi dal primo giorno che si sono conosciuti in aeroporto. C’è sintonia, c’è feeling e affetto. Questa è la vera magia che si crea partecipando ad un tour di gruppo… Se poi lo fai con noi, è ancora meglio!

😉

Sara Baldan

La Bottega dei Viaggi
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