Zanzibar, un mito, una meta, forse un miraggio

Abbiamo fatto diversi viaggi con La Bottega Dei Viaggi di Sara e Tania, ognuno dei quali ci ha lasciato dei ricordi meravigliosi. Se però dovessimo scegliere di getto il nostro viaggio del cuore, diremmo Zanzibar. 

In un catalogo avevamo letto la seguente frase: “Zanzibar è un simbolo, un mito, una meta, forse un miraggio”… 

Zanzibar è infatti un insieme di tante cose, la prima che ci viene in mente è un mix di sapori, colori, odori. Non a caso viene definita l’isola delle spezie!

Il villaggio dove siamo stati era piccolino e molto ben organizzato, pulito ed il cibo era ottimo. Di solito quando viaggiamo non abbiamo grosse aspettative e sappiamo di doverci adattare agli usi e costumi del luogo; però qui ci siamo trovati benissimo, sotto tutti i punti di vista.

Le persone erano calorose e sorridenti ed è un aspetto del popolo africano che ci piace moltissimo. Abbiamo infatti viaggiato anche in Madagascar ed i sorrisi, la gentilezza e l’ospitalità di questa gente sono unici. Emozioni che ci rimarranno per sempre nel cuore!

A Zanzibar si possono fare moltissime escursioni. Noi abbiamo cercato di farle quasi tutte perché quando viaggiamo ci piace non solo fare vita di mare; ma anche e soprattutto scoprire il luogo e la sua cultura.  Eravamo a Nungwi, a nord dell’isola, uno dei punti mare più belli e meno soggetti alle maree, che sono un fenomeno caratteristico di quest’isola e che comunque sono molto suggestive.

A livello fotografico il top!

Nella piantagione delle spezie, i ragazzi del luogo, ci hanno fatto vedere tutti i vari tipi di piante e cosa riescono a ricavarne. Loro non hanno i medicinali perciò, ad esempio, da una pianta di aloe ricavano il necessario per curare una bruciatura oppure le punture degli insetti; con un’altra pianta ancora, le donne si tingono le labbra come se avessero il rossetto e così via… Ingegnosi! 

Ci sono anche le piante del cotone e tantissime altre tipologie che adesso, essendo passati un po’ di anni, non ricordiamo nello specifico.

Stone Town è la capitale. Qui abbiamo passeggiato per le vie caratteristiche della città, piena di negozietti, col mercato della frutta e verdura: un’esplosione di colori! Le vie sono ricche di edifici con porte in legno intarsiate che richiamano al periodo storico in cui c’erano i prigionieri. Abbiamo fatto poi tappa alla casa nativa di Freddie Mercury che, per noi amanti della sua musica, è stata un posto magico. E come dimenticare l’aperitivo nel locale più famoso, ammirando il tramonto che scende sulla città?

Altra escursione fantastica è stata Prison Island dove ci sono le tartarughe giganti e centenarie: è stata una bellissima esperienza poterle vedere da vicino e toccare.

Inoltre, vicino al resort e a pochi minuti di passeggiata, c’era un villaggio di pescatori dove siamo andati a portare magliette, penne e quaderni per i bambini del posto. Queste persone infatti non hanno nulla e, avendo già fatto in precedenza un viaggio in Africa, eravamo preparati alla situazione. Abbiamo portato quindi con piacere dei capi che non usavamo più per donarli a loro.

Inoltre, in questo villaggio, c’era la possibilità di vedere delle tartarughe marine più piccoline a cui dar da mangiare, dei coccodrilli ed una sorta di “museo” con gli scheletri dei delfini. I Masai del posto ci hanno sempre fatto compagnia, accompagnandoci nelle passeggiate e fungendo da fotografi!

In sintesi quello che ci ha colpito è che, nonostante la povertà, questo popolo ha un enorme cuore e tanta dignità. Loro, insieme a tutto il resto del contesto, contribuiscono a quel che si definisce “Mal d’Africa”La bellezza del posto e delle persone che ci vivono, ci hanno lasciato delle emozioni indelebili.

Hakuna matata!!! 

Ed ovviamente, grazie a Sara a Tania per la loro gentilezza, disponibilità e professionalità!!

Monica e Cristian
Agenzia di Viaggi Diario di Viaggio Zanzibar
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